Diavolita e Cretto di Gibellina (Europa, Italia)
Inizierò parlando di una bella ventenne. No, non è che il blog abbia preso di colpo, causa calura estiva una tinta rosa o, addirittura, rossa, non è questo. Il fatto è che la bella Melita Toniolo, conosciuta solo, a quanto mi risulta, per essere la “Diavolita” di Mediaset ha fatto un calendario. Che c'è di nuovo, mi direte voi? Ormai tutte le “ragazze dello spettacolo”, sia che sappiano fare qualcosa sia, soprattutto, se non hanno alcun particolare talento artistico ne fanno uno. I calendari sono così diffusi in Italia che anche il più scalcinato economista vi dirà che il loro valore commerciale è prossimo allo zero. Vero. Così, com'è vero che questi calendari, in bilico fra l'arte e la prostituzione (provate a chiedere agli adolescenti qual è il loro uso precipuo) non rappresentano certo il principale problema del Mondo. Il calendario in questione, però, è speciale. Quelli di voi che ancora non sanno di cosa stia parlando, si staranno ora chiedendo, probabilmente, se la ragazza in questione ha il seno poliedrico o qualche altra grave deformità (è gobba, pelosa, ecc.). Il problema è che la “location” (oggi si dice così, ma, personalmente, preferisco il termine “località”) è il Cretto di Gibellina, comune siciliano. Tale opera è stata realizzata dall'artista Alberto Burri in onore dei morti per il terremoto del 1968. Si può anche, come fanno le televisioni di un cert'uomo, cristiano ad intermittenza, basare lo spettacolo sul sesso, in assenza di idee migliori, ma le tragedie dove ci sono morti e, soprattutto, morti innocenti, vanno rispettate.
Papa e ambiente (Vaticano)
Nell'udienza generale di mercoledì 29 agosto, in piazza San Pietro, il Papa ha, da un lato, stigmatizzato le azioni criminose di chi attenta all'ambiente, “patrimonio di tutta l'umanità”, e all'incolumità delle persone, dall'altro, ha chiesto di pregare per le vittime delle molte tragedie ambientali ed umane che si sono verificate quest'estate. Queste perfette, inappuntabili parole del Sommo Pontefice mi portano a 2 serie di riflessioni. La prima, in sintesi, è che Benedetto XVI, oltre ad essere un fine teologo e pastore di specchiata moralità sta “imparando” come parlare al cuore dei fedeli, la seconda, ancor più rilevante, è che in questo travagliato inizio di 21° secolo, la lezione di San Francesco è quanto mai attuale.
Kenneth Foster e la pena di morte (Stati Uniti, Texas)
Dopo la mobilitazione mondiale (cui, nel suo piccolo, ha partecipato anche l'estensore di queste poche righe) la pena di morte comminata a Kenneth Foster è stata commutata in ergastolo. La sentenza era stata pronunciata in base ad una legge texana che è un vero monstrum giuridico (vedere a tal riguardo osservatorio sulla legalità (http://www.osservatoriosullalegalita.org/07/acom/08ago3/3012ricopenamors.htm) dove è spiegato bene e per esteso come tale legge texana contrasti con la più elementare logica giuridica. D'altronde uno che partecipa ad una rapina, malvolentieri secondo alcune ricostruzioni, non ha certo la responsabilità penale di un esecutore o di un eventuale mandante di un delitto. Non ne ha né la responsabilità “fisica”, né quella “morale”. Ciò nonostante, non sono moltissimi i motivi di rallegrarsi: le sentenze di morte, nel mondo, sono in aumento. Ma potrebbe essere “il canto del cigno” per questo monstrum giuridico. A settembre-ottobre ci potrebbe essere la moratoria universale della pena di morte e un'altra pagina “nera” della storia dell'umanità potrebbe essere “voltata”. Forse per sempre.
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1 commento:
in italia c'è sicuramente una cosa che sale costante come l'inflazione reale ( naturalmente non quella delle stime ufficiali ): il cattivo gusto! Se le guardie svizzere si distraggono, mi sa che il prossimo calendario lo vediamo " locato " in S. Pietro...
Quanto alla giustizia in texas, noto con piacere che sta facendo passi da gigante: pensavo sparassero ancora a vista :)
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