sabato 24 novembre 2007

il medioevo e i cellulari


tra poche ore inizierà a Roma il corteo contro la violenza sulle donne, nell’ambito della giornata internazionale ad essa dedicata dall’ONU. Essendo un’iniziativa internazionale, partiamo da molto lontano.Nel Bangladesh, ogni anno circa cinquecento donne vengono sfregiate col vetriolo, componete delle batterie e mezzo decisamente a buon mercato, di facile reperibilità e particolarmente adatto ai paesi poveri. L’acido procura alla pelle ustioni dolorosissime paragonabili a quelle del fuoco, e quasi sempre le donne, oltre a rimanere sfigurate per sempre, perdono la vista e il controllo dei muscoli facciali, e con esso le possibilità di masticazione. Spesso le vittime sono giovanissime, dodici o tredici anni, e le conseguenze, in mancanza di rapide cure, possono portare fino alla morte.In origine la punizione era riservata alle figlie che rifiutavano di sposare l’uomo scelto dai genitori, ma ora l’acido colpisce le donne e le bambine per aver semplicemente rifiutato le proposte di un uomo, le mogli ripudiate e le spose che non abbiano onorato il debito della dote. Il loro destino diviene l’emarginazione, perdono la possibilità di diventare spose e madri, e le aspetta una vita di stenti e di isolamento quasi assoluto. D’altra parte stiamo parlando di un paese in cui al desco si siede il capofamiglia, poi tocca ai figli maschi, alle figlie femmine, e solo da ultimo alla moglie: naturalmente in caso di estrema povertà la catena può interrompersi in qualsiasi punto.So che state per chiedermi: ma questo è medioevo, cosa centra con noi?Siamo davvero sicuri che il medioevo sia così lontano da noi?Da un paese, come il nostro, in cui in un anno un milione e centocinquantamila donne sono oggetto di violenza, ottantamila sono stuprate o molestate sessualmente, e ogni due giorni una muore per le violenze subite.Il problema è di natura culturale e la stragrande maggioranza dei casi avviene in famiglia. Le donne sono spesso le prime a celare la violenza subita, vittime a loro volta di un retaggio culturale, in altri casi così impaurite da cercare di cancellare l’orrore patito, sperando che non abbia a ripetersi. Così moltissimi casi restano confinati tra le mura domestiche, e quelli che riescono a valicarle si scontrano spesso contro l’inerzia delle forze dell’ordine e della magistratura, che a volte indulgono, e in altri casi si limitano a provvedimenti di prammatica che non sono certo in grado di sottrarre le donne alla loro paura.E’ utile che oggi molti uomini facciano un’esame di coscienza, che ripensino al loro atteggiamento nei confronti di mogli, figlie e compagne. E soprattutto si rendano conto che, anche se girano con tre cellulari in tasca, seguiti e guidati da un satellite, il medioevo è dietro l’angolo.

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