venerdì 12 ottobre 2007

Scienziati che cercano Dio




Cosa stanno facendo i nostri scienziati?





Avevo da poco pubblicato nel blog http://letturegratis.blogspot.com/ una breve racconto della civiltà di Atlantide e della sua triste fine , quando in serata apro la rivista Focus del mese di ottobre . Leggo molti articoli interessanti e fra i tanti mi incuriosisce uno in particolate con questo titolo: "La macchina che cerca Dio.... ovvero l'acceleratore di particelle "


Sintetizzo quanto dice:


Al CERN di Ginevra è in costruzione la macchina più complessa mai costruita dall’uomo l’ l’LHC. Vi hanno lavorato per 10 anni circa 5 mila scienziati e tecnici provenienti da una cinquantina di Paesi Questo grande progetto potrebbe rivoluzionare le nostre conoscenze sui principi fondamentali dell’universo.


L’LHC è un gigantesco anello, lungo 27 km, sepolto a circa 100 metri di profondità. A maggio 2008 entrerà in funzione e al suo interno verranno fatti muovere fasci di protoni a velocità prossime alla velocità della luce (300 mila km al secondo), con lo scopo di studiare i mattoni fondamentali della materia e i principi di base su cui si basa l’intero universo.
Quando la macchina entrerà in funzionerà ci saranno 300 mila miliardi di protoni per ognuno dei sensi di marcia, suddivisi in 2.808 pacchetti a distanza di 7,5 metri l’uno dall’altro. I fasci si incroceranno in 4 punti, dove sono posizionati i rivelatori dei 4 esperimenti (ATLAS, CMS, Alice e LHCb): qui avverranno gli urti tra protone e protone che si stanno studiando.

L’obiettivo principale è il bosone di Higgs (la particella di Dio), una particella che fu prevista dal fisico britannico Peter Higgs nel 1964 per dare coerenza al Modello Standard. La particella di Higgs è importante perché la sua esistenza è necessaria per giustificare una proprietà sotto gli occhi di tutti: la massa (che è proporzionale al peso). Nel Modello Standard, se non ci fosse la particella di Higgs, le particelle non avrebbero massa. La massa delle particelle, secondo questa teoria, dipende da quanto intensamente esse interagiscono con il bosone di Higgs: un elettrone, per esempio, sarebbe più leggero di un quark perché interagisce meno con il bosone di Higgs. Finora, però, di questa particella non è stata dimostrata l’esistenza.


Gli esperimenti inoltre potrebbero dimostrare l’esistenza di nuove forze della natura, oltre alle 4 già note (gravità, elettromagnetismo, forza nucleare forte e forza nucleare debole). Secondo alcune teorie, potrebbero esistere nuove forze simili a quella nucleare debole, ma molto più deboli, che si manifestano solo su scale molto piccole rispetto al nucleo atomico.
Improbabile invece per la macchina è scoprire
6 dimensioni spaziali in più rispetto allo spazio tridimensionale nel quale viviamo.Indubbiamente sarà una grande sfida, perché esistono molte teorie che ambiscono a superare il Modello Standard e che fanno previsioni difficili da verificare.

All’inizio degli esperimenti si faranno girare solo i protoni di un fascio, prima di immettere entrambi i fasci ed iniziare le collisioni vere e proprie previste per fine luglio .


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La cosa che mi colpisce di tutto questo è che il cilindro centrale della macchina è in silicio e anche il quarzo ialino usato dagli scienziati di Atlantide è silicio


NON è che questi scienziati ci fan fare la fine di Atlantide.... Coi tempi che corrono....



Milena Alias Blu Star
La mia vetrina su Lulu: http://stores.lulu.com/sirio_a2001

1 commento:

oloscience ha detto...

Assolutamente da vedere! :
http://virtualvisit.web.cern.ch/VirtualVisit/ATLAS/
Descrizione animata dell’esperimento (cliccare sulla scritta ZOOM INTO,accanto all’immagine,per zoommare):
http://lxsa.physik.uni-bonn.de/outreach/wyp/exercises/hands-on-cern/ani/det_atlas/endview.swf
The ATLAS Experiment:
http://en.wikipedia.org/wiki/ATLAS_experiment

NOTE:

Sulla “Particella di Dio”:
La “Particella di Dio” non è nient’altro che il Bosone di Higgs.
Si presume che se esso ha una massa di 220 GeV,lo si troverà di certo nel Large Hadron Collider (LHC) del CERN.
Di fatto,una luminosità integrata di soli 10^4 picobarn inversi sarà sufficiente per trovare il bosone di Higgs;ciò significa che basterà una luminosità molto più modesta di quella prevista dai costruttori dell’LHC.
I progetti inerenti all’LHC del CERN,mirano ad aumentare le energie di collisione fino a raggiungere la fascia dei Tera elettron Volt (10^12 eV),alla ricerca di prove della supersimmetria* ,del top quark e dell’ormai “famigerato” bosone di Higgs (tutte componenti del modello standard della fisica delle particelle elementari).
Secondo J.D.Barrow comunque,anche le energie che ci si aspetta di raggiungere all’LHC sono ancora al di sotto di un fattore di circa un milione di miliardi per raggiungere le energie necessarie per controllare sperimentalmente lo schema di una quadruplice unificazione,proposto da una “Teoria del Tutto”.

A mio avviso,
se il bosone di Higgs non verrà identificato neppure nei prossimi esperimenti all’ATLAS (l’apparato all’interno dell’LHC del CERN),ciò non creerà alcun imbarazzo per i fisici che da diversi decenni ormai stanno cercando di rilevarlo.È vero che alcuni esperimenti compiuti nel corso dell’ultimo decennio, hanno cominciato a limitare notevolmente lo spazio parametrico per questa particella, ma finorà non è mai emerso nessun risultato significativo.
A ben vedere,la teoria che descrive tale particella scalare con spin nullo (ovvero il bosone di Higgs),ad un livello assai profondo soffre di gravi problemi formali.Uno di questi (…forse il peggiore),è che le particelle scalari sono notoriamente sensibili alla nuova fisica che potrebbe subentrare a scale di energia molto alte (come quelle che verranno utilizzate nel progetto ATLAS,rimanendo nello specifico).Se le forze: forte,debole ed elettromagnetica sono unificate ad una certa scala-livello di energia,e il bosone di Higgs diventa parte di una struttura maggiore, diventa virtualmente impossibile mantenere “leggera” la particella scalare quando le particelle ad essa affini diventano “pesanti”.Nel modello standard non è possibile preservare la gerarchia delle scale in alcun modo naturale.
Tutto comunque si verrebbe a risolvere con l’introduzione,a tal punto,del concetto di supersimmetria. Ogni bosone e ogni fermione in una coppia supersimmetrica danno lo stesso contributo alla massa efficace del bosone di Higgs,ma il loro contributo è di segno opposto.In ultima analisi quindi,gli effetti di tutte le particelle virtuali (dei fermioni e dei bosoni),si annullano facendo sì che la massa del bosone di Higgs non risenta dell’influenza della fisica a scale di energia più alte.Rimane comunque a questo punto un problema di fondo:
Se le particelle ordinarie vengono divise in massa dalle loro partner supersimmetriche,viene a mancare il meccanismo con cui le une e le altre si annullano nel calcolo degli effetti delle particelle virtuali sulla massa di Higgs.Senza addentrarmi in ulteriori dettagli tecnici,tirando le somme,è possibile giungere all’idea che la scala di energia a cui i partner supersimmetrici della materia ordinaria dovrebbero esistere,non può essere molto più alta della scala della rottura di simmetria dell’interazione debole.
Con i futuri esperimenti al CERN,sarà quindi possibile stabilire una volta per sempre, la fondatezza o meno del modello supersimmetrico,ipotizzato già agli inizi degli anni ‘70.

Sulla Supersimmetria:
http://www.riflessioni.it/forum/showthread.php3?t=10337

Fausto Intilla
www.oloscience.com