Questo periodo non è stato particolarmente avaro di notizie, anzi... Il fatto è che molte non sono state esattamente positive: cercherò di accennare alle principali.
Il Vertice Europeo
È stato raggiunto un compromesso, ma si tratta di un cattivo compromesso, con un arretramento sia nella terminologia che nelle date che, soprattutto nei contenuti. La “Vecchia Euro-Scettica” (la Gran Bretagna) col suo fare apparentemente defilato e i modi gentili ha portato avanti le sue “red line”, mentre la “Giovane Euro-scettica” (la Polonia) ha combattuto a muso duro per i suoi “diritti” di veto. In un gioco delle parti che ricorda certi telefilm polizieschi USA che non hanno certo contribuito alla grandezza del cinema statunitense, i 2 gemelli Kaczynski (quello “buono” e quello “cattivo”) hanno esasperato con le loro pressanti richieste l'intera Europa. In un interessante articolo su “La Stampa” Marco Zatterin ha cercato di spiegare le motivazioni profonde dell'Euro-Scetticismo polacco, sostanzialmente riassumibili in un sostanziale complesso d'inferiorità della Polonia. Tuttavia mi pare di poter concludere, con Zatterin, che se il loro Euro-Scetticismo è, in parte, comprensibile non è, però, giustificabile. Né depone a favore della loro statura di leader europei il balletto di dichiarazioni successive, in cui in un primo tempo chiedevano nuove concessioni, quasi smentendo l'accordo raggiunto (salvo poi rimangiarsi la smentita quando l'Europa, tramite la Commissione, è stata, finally, chiara e ferma).
Leader Europei
Sempre a proposito di Leader Europei, il 27 giugno è stato il giorno di 2 leader: Tony Blair e Walter Veltroni. Nonostante i 2 siano quasi coetanei (il che la dice lunga sul fatto che il nostro Bel Paese sia culturalmente e praticamente legato a concetti e procedure vecchi di millenni, come il cursus honorum) l'uno ha completato la fase più importante della sua carriera politica, l'altro sta per iniziarla.
Per quanto riguarda Blair, almeno dal mio punto di vista, il bilancio complessivo conta più luci che ombre: è vero che ha dato una spallata all'Old England (diminuendo il potere della Camera dei Lord, abolendo la caccia, ecc); vero è anche che ha cercato di rinnovare la Sinistra, promuovendo con Bill Clinton, la teoria e la prassi della “Terza Via”. L'impressione è che, al di là di qualche buon risultato, la Terza Via di un sostenitore della Pena di Morte e di un sostenitore dell'Europa-Mercato (piuttosto che dell'Europa-Stato) non poteva che risultare, tentativi di pacificazione in Medio Oriente a parte, come un tentativo (in parte riuscito) di contrabbandare/smerciare contenuti di Destra con una coloritura/forma di Sinistra. La guerra in Iraq è abbastanza paradigmatica a tal proposito (e rappresenta il peggior errore di Blair).
Mi sembra che Veltroni, col discorso del Lingotto, sia caduto in questa “trappola”. Al di là del giusto accento sulla parità di genere, della giusta (ri)valutazione dell'Euro, dell'Europa (anche se il “rispetto delle identità nazionali” suona Euro-tiepido) e della guerra umanitaria nei Balcani, al di là dell'importanza data alla cultura e alla formazione in un Paese come il nostro e al di là della splendida e commossa chiusa finale dedicata ad una coraggiosa ragazzina ammalata che ora non è più tra noi, al di là, quindi dei pur tanti elementi positivi, ci sono altrettanti e forse più importanti punti oscuri/negativi nel suo discorso, almeno dal mio punto di vista. Innanzitutto la concezione dell'Economia secondo il paradigma stantìo della Crescita tendenzialmente infinita, mentre sarebbe da prendere in considerazione, per l'Italia e l'Europa, la Stabilità come valore. Altro elemento negativo è la correlata importanza data alla grandezza delle imprese: Veltroni sembra non capire (ma non è il solo, purtroppo) che la qualità delle nostre imprese, soprattutto alimentari-agricole è connessa alla loro taglia medio-piccola: le grandi imprese, proprio per le loro dimensioni badano più alla quantità che alla qualità. L'ambiente dei sì: questa suggestiva formula veltroniana è annullata dalla sua concezione economica: se non si abbandona l'Ideologia della Crescita non si può realmente preservare l'ambiente. Non mi sembra che Veltroni abbia detto molto su 2 campi importanti come l'Agricoltura e la Salute, mentre sulle Infrastrutture e, in particolare, sulla TAV mi è sembrato troppo apodittico e sbrigativo, anche se ritengo anch'io che il trasporto ferroviario sia preferibile a quello su gomma. Sulla politica, sommando efficienza e decisionismo + esaltazione del bipolarismo (che, a tratti è sembrata piuttosto esaltazione del bipartitismo di stampo anglosassone) + “picconatura” alle correnti + esaltazione dell'esecutivo a scapito del legislativo + mancato riferimento alla democrazia diretta e partecipativa, che è la principale innovazione politica a livello mondiale di questo scorcio di millennio, il risultato è una pax leaderistica (veltroniana, berlusconiana, ecc) che si addice più ad un uomo di Destra come Sarkozy. Come cristiano, infine, ho ingollato amaramente il favore ai Dico e la non menzione del pensiero cristiano (o almeno “religioso”) fra le radici del Partito Democratico, veltronianamente “sintesi del pensiero socialista e di altre forze riformiste”, né mi può bastare, a tal riguardo, l'apparentamento ideale ai Democratici USA e al Partito del Congresso che pure un rapporto con la religione hanno. Veltroni mi resta simpatico, ma il suo discorso mi ha sostanzialmente deluso. Vedremo gli altri candidati leader del PD cosa diranno.
Sempre a proposito di leader europei (o presunti tali) è recente la notizia che Storace sia uscito da AN per iniziare un percorso... insomma per fondare un un nuovo partito. Il problema della “perdita di identità” dei partiti è un problema serio ed è anche vero (questo lo aggiungo io) che, senza strumenti di democrazia diretta, i partiti de-ideologizzati ed unificati diventano mere macchine del potere, che viene a configurarsi come oligarchico. Però il soggetto in questione, l'uomo, tanto per intenderci, per cui il “fascismo non è il male assoluto”, l'ideologo della revisione della legge Basaglia, il fine umorista di stampo britannico del “non è importante con chi Pecoraro Scanio si rotoli nel letto”, non mi sembra in grado di proporre qualcosa di nuovo e, soprattutto, di antifascista
Certamente leader europeo è stato Garibaldi, nato 200 anni fa. Al di là delle polemiche della Lega e del mio “corregionario” Pistorio, Garibaldi è stato, come si evince anche dalla relazione, per me splendida e senza infingimenti, del senatore Zanone, uomo complesso e per certi versi contraddittorio. È stato un uomo che ha lottato nel mondo per l'autodeterminazione dei popoli (anche se non con metodi Gandhiani). Anticlericale, massone e, per certi versi, insofferente verso il parlamentarismo e la democrazia, ha avuto, però, il grande merito di riunificare l'Italia, contribuendo a quell'Utopia realizzata più del “tessitore” Cavour e dell'ideologo Mazzini. La sua adesione all'ideale europeista, in seguito, contribuisce a farne un eroe prevalentemente positivo. Ma egli, come ha ricordato Zanone, è stato ed è, soprattutto, un eroe popolare.
America
Oggi, negli Stati Uniti, si festeggia l'Independence Day. Sentiti auguri ai cittadini del 1° Grande Stato Federale e Democratico della Storia dell'Umanità.
Cultura
È già uscita la nuova versione della licenza per il software “libera” per eccellenza, la GPL3. Questa nuova versione tiene conto delle ultime scelte dei boss del software proprietario (accordo Microsoft-Novell, Tivo, DRM, ecc.) ed adotta un linguaggio meno legato al diritto USA e più internazionale. La cattiva notizia è che gli sviluppatori di Linux (il più famoso e diffuso sistema operativo “open”) hanno annunciato che rimarranno con la GPL2 (lo ha detto anche Linus Torvalds, papà di Linux).
Asia
È degna di rilievo l'apertura di Benedetto XVI alla Cina: la libertà di religione (compresa quella di non professarne alcuna) è uno dei cardini delle società democratiche, se si aprisse uno spiraglio di libertà nel Paese della Grande Muraglia non sarebbe un beneficio solo per la Cina, ma per il Mondo Intero. Mi sembra encomiabile anche il tentativo papale di sanare la frattura con la Chiesa Cristiana di stampo governativo, pur ribadendo l'indipendenza della Chiesa Cattolica (principio valido non solo per la Cina).
Infine se il rapimento di Don Bossi nelle Filippine dimostra come il Sud-Est Asiatico al di là delle 2 organizzazioni internazionali lì presenti (ASEAN e SAARC) sia ancora instabile (sarà interessante capire se è stato rapito dagli indipendentisti islamici o meno),
l'appena conclusasi Conferenza sull'Afghanistan, fortemente voluta dal Governo Italiano, il cui senso è stato dire “basta” alle vittime civili e “sì” ha un'azione non solo militare, ma anche politica, rappresenta, invece, un segnale di speranza.
Petizione
Visto il “cattivo compromesso” raggiunto nel Vertice Europeo, ho deciso di “smuovere le acque” in prima persona e ho preparato una petizione per un nucleo federale europeo senza “se” e senza “ma”.
Per vedere il testo completo della petizione e sottoscriverla potete andare all'URL:
http://www.petitiononline.com/EuFed/petition.html
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