Antonella Beccaria sul suo blog dà notizia dell'interessante e meritoria inchiesta a puntate che sta portando avanti Stampa Alternativa sul fenomeno dei cosiddetti editori a pagamento. Storia molto istruttiva, ma assai poco edificante, purtroppo.
In compenso, si fanno nomi e cognomi. Il che aiuta a tenere quanto meno gli occhi ben aperti, e a respingere sempre tutte le proposte di pubblicazione dietro compenso, rimborso, contributo, eccetera.
4 commenti:
E' una cosa impressionante.
A me avevano chiesto un sacco di soldi per poter pubblicare un libro.
Non lo volevo fare, ma ora l'ho messo su Lulu.com, vediamo che succede.
Che opinioni mi potete dare riguardo a Lulu.com? Funziona?
Caro Marco, consolati. Quel tipo di editori lì, i soldi li chiedono di default :-(
Lulu: dipende molto dall'autore. Nel senso che L. può funzionare da vetrina, questo sì, per far conoscere un po' il tuo nome in giro.
Ma è necessario, dando per scontato che l'opera inserita sia il più possibile curata (editing impeccabile, copertina scelta con cura e prezzo ragionevole), che l'autore si dia molto da fare in autopromozione.
Il Marketing è quasi tutto. :-)
Grazie.
ne so qc e potri citarne un paio. per ora ne cito una sola: edizioni il Filo.
Anche il mio libro
"Filosofia dello sport" è su lulu
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