giovedì 29 maggio 2008

Ci vediamo a Roma!


Essere approdati a Lulu è già di per sé una cosa grandiosa: vedi concretizzare i sogni che tieni nel cassetto da anni, se non addirittura decenni, e ti senti realizzato e pronto a toccare il cielo con un dito.
Se poi su Lulu conosci e fai amicizia con altri lulus sparsi per lo stivale è ancor più gratificante.
Ci si scambia recensioni, si danno e si ricevono giudizi e consigli, anche se uno parla di poesia e un altro di informatica.
Figuriamoci poi se uno di questi amici ti manda una mail dove annuncia il suo imminente arrivo nella capitale.
E vai! Ci si conosce di persona. Io vivo a Roma e mi è capitato di fare molte conoscenze sparse per il nostro bellissimo paese tramite Lulu.
Una di queste conoscenze, all'improvviso, l'avrei vista dal vivo e sin dalla mattina della partenza dal nord per scendere nell'Urbe, i messaggi sul cellulare fioccavano.
Incontrarsi? Pare facile!
Il mio amico mi manda tutto l'itinerario dei tre giorni di vacanze romane ed io lì a studiarlo con mio marito per riuscire a trovare un momento per poterci conoscere.
Un momento, proprio così, perché alla fine tanto è durato l'incontro.
Il motivo? Semplice: muoversi per Roma è un incubo; per coprire sette chilometri ci impieghi un'ora se ti va bene.
Perché tanto distavamo quel sabato mattina: lui e sua moglie, con la comitiva, a S. Pietro e noi a casa nostra.
Sì, per ironia della sorte, abbiamo optato per l'incontro non sul territorio di Roma, ma su quello Vaticano. Quella mattina, poi, c'era così tanta gente che solo per passare i tornelli anti terrorismo ci abbiamo impiegato parecchio tempo.
Ma alla fine, dopo aver lasciato la macchina parcheggiata ad un chilometro di distanza (tanto valeva farsela a piedi!), entriamo nella basilica e ci incontriamo sotto l'altare maggiore.
Ragazzi, che meraviglia! Conoscersi di persona dentro un sito di mirabile bellezza, dove puoi vedere la Pietà di Michelangelo, la Trasfigurazione di Raffaello, il mausoleo di Cristina di Svezia… Insomma, essere circondati dalla Storia e noi lì, a chiacchierare per riuscire a conoscerci in cinque minuti. E nel frattempo la guida, che ho scherzosamente rinominato "Fregoli", che continua ad illustrare le meraviglie che ci circondano, per poi mettere direttamente la quinta e scattare verso le grotte vaticane.
E noi dietro, con il fiatone per la rincorsa, e ad un certo punto ci ritroviamo soli, abbandonati, ci guardiamo intorno: Fregoli è sparito! Per fortuna so come si arriva alle grotte e… et voilà, Fregoli era già arrivato con il codazzo che arrancava dietro. E pensare che credevo fossimo noi gli schizzati! A quel punto, dispiaciuti, ci siamo dovuti salutare, noi per farci un chilometro a piedi, sotto il sole cocente della capitale, loro per scendere nelle fresche grotte.
Ma che bello conoscersi così! Di fretta, mollare tutto per riuscire a vedere in faccia una persona di cui non conoscevi l'esistenza fino a pochi mesi prima, e poi via di nuovo, ingurgitati dal frenetico ritmo di vita… L'unico rammarico, semmai, è di non essere riusciti a farci neppure una foto… e dire che la macchinetta era stata negligentemente portata per immortalare lo storico avvenimento! Per fortuna ci rimane internet, per riuscire a mantenere un rapporto che, altrimenti, sfumerebbe tra le dita come sabbia dorata.

mercoledì 14 maggio 2008

Un'autrice di Lulu su Scriptorium

Un racconto di Eva Filigoi, autrice della prima ora su Lulu, è stato pubblicato oggi sul blog letterario Scriptorium. Non perdetelo!

martedì 13 maggio 2008

Una gita a Fumone

Una gita a Fumone



Probabilmente questo nome non dirà molto, ma coloro che venerano Celestino V, il papa del gran rifiuto, sapranno che qui morì il sant'uomo, nell'ormai lontano 1296.Questo borgo medievale, completamente costruito in pietra, vanta il giardino pensile più alto di tutta Europa ed il castello, un tempo proprietà della famiglia Caetani, è tuttora abitato dai discendenti delle varie famiglie che si sono succedute ed avvicendate nei secoli. Una guida minuta e giovane ci mostra le stanze che sono visitabili, compreso il giardino pensile e ci narra le vicissitudini del castello, infestato da fantasmi e da leggende dal sapore horror.L'angusta stanzetta a ridosso della cappella circolare mi ha colpito particolarmente: a forma di triangolo isoscele, dai lati lunghi non più di due metri ed una base di un metro è stato il luogo freddo e scuro dove Celestino V ha trascorso i suoi ultimi mesi di vita terrena. Se penso alle prigioni moderne…Insomma, tutto interessante, carino, ameno, se non fosse per la solita leggenda che è dura a morire: il famoso jus primae noctis. Anche qui la guida narra di un signore feudale che accoglieva nel proprio letto la giovane sposa di turno e se non la trovava vergine la gettava nel pozzo del castello, con buona pace del marito che l'aspettava al villaggio.Se non fosse perché lo jus primae noctis era una tassa da pagare in forma di moneta sonante quando una coppia si sposava, alla stregua della tassa sui morti, penserei che coloro che credono alla leggenda siano un po' ciechi e poco acuti. Innanzitutto non esistono documenti che attestino che la sposa dovesse sottostare alle voglie del signore e, se anche il potente di turno avesse solo osato provare a portarsela a letto, il popolo si sarebbe ribellato, capeggiato dal marito che sarebbe dovuto diventare cornuto prima del tempo. In secondo luogo, spesso e volentieri i feudatari erano persone del clero… Ma il clero non è votato alla castità? Almeno così si dice… E se il potente di turno fosse stato una donna, come nel caso della virago Caterina Sforza? Certo, un po' mascolina lo era, ma i suoi appetiti sessuali erano piuttosto sani, a giudicare dalla sfilza di figli sfornati ai vari mariti. E nel caso fosse stato un fanciullo? Per farla breve, di miti da sfatare ce ne sarebbero a iosa.Senza contare che, in questa circostanza, la presunta sposa trovata non vergine dal feudatario veniva gettata nel pozzo… da dove il castello prelevava l'acqua. Ora, non so se a quel tempo l'acqua putrida, infestata dai cadaveri, fosse considerata buona da bere, ma oggi la vedo dura far credere che tale acqua sia salutare…Diciamo che, per buona pace di Celestino V, uomo pio e votato al martirio, la gita a Fumone si è comunque conclusa in maniera positiva, perché il borgo è una vera delizia per gli occhi.

Scritto da Monica Valentini

martedì 6 maggio 2008

Il primo “Libro Aperto” sperimentale? Con Lulu a Torino




Lulu.com sarà presente, per il secondo anno consecutivo, alla Fiera Internazionale del libro di Torino - presso Pad. 1, Stand C55 – con l’iniziativa sperimentale “Libro Aperto”.




La continua crescita della community italiana di Lulu.com, insieme all’incessante interesse del pubblico del nostro paese nei confronti del print on demand e delle nuove frontiere dell’editoria, portano Lulu a Torino con l’iniziativa sperimentale “Libro Aperto”, un romanzo che verrà scritto dai visitatori e dagli amici di Lulu per tutta la durata della Fiera.
L’incipit migliore, che verrà deciso qualche giorno prima dell’inizio della fiera, tra tutti coloro che invieranno il proprio testo seguendo le indicazioni fornite nel forum Italiano di Lulu, sarà utilizzato per dare il via a questa avventura letteraria sperimentale, che vedrà la stesura collettiva di un romanzo (in principio un thriller, ma “Libro Aperto” è un esperimento sotto tutti i punti di vista, e il risultato finale rimarrà un’incognita fino all’ultimo minuto della Fiera del Libro di Torino) con continui aggiornamenti, comunicati dallo staff italiano giorno per giorno tramite il blog.
Tutti coloro che vorranno partecipare alla stesura di “Libro Aperto”, potranno presentarsi presso lo stand di Lulu a Torino, dove avranno a disposizione una postazione dedicata e un numero di caratteri che verrà comunicato sul luogo, per contribuire a questo esperimento.
Il “Libro Aperto”, una volta terminato, verrà pubblicato tramite Lulu.com e verrà utilizzato come libro promozionale (a diritti zero ma con visibilità per tutti i partecipanti) per i prossimi eventi. “Libro Aperto” mira a dare spazio a tutti i giovani autori esordienti e non, legati al mondo di Lulu.com.
Per avere tutte le informazioni sulla Fiera del Libro e sull’esperimento di “Libro Aperto”,

sarà possibile consultare il forum italiano http://www.lulu.com/forums/viewforum.php?f=421

o il blog ufficiale dello staff http://people.lulu.com/blogs/view.php?blog_id=474054


mercoledì 9 aprile 2008

STAI A FIANCO DEL TIBET

Puoi fare ancora qualcosa e subito per aiutare il Tibet

Vai all'indirizzo https://secure.avaaz.org/it/tibet_end_the_violence/
e firma anche tu la petizione al governo cinese. (Bastano solo 1 minuto della tua attenzione!!)

Servono almeno un milione di firme. Vacci subito e contribuisci alla salvaguardia di questa populazione incredibile!

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Il milione di firme è gia stato raggiunto da diverso tempo e cresce ancora
!!!


VECCHI ARTICOLI DA RINFRESCARE


Olimpiadi della vergogna Marcello Pamio – 18 marzo 2008

http://www.disinformazione.it/olimpiadi_2008.htm

Il paese che ha più condanne a morte nel mondo (tra le 2.000 e le 10.000 ogni anno!) Il paese (secondo una inchiesta del quotidiano britannico Guardian) che permette ad aziende di cosmetici di utilizzare la pelle dei condannati a morte per produrre il collagene per labbra e trattamenti anti-rughe per noi occidentali. Il paese in cui il governo gestisce il traffico illegale di organi umani per trapianti, la maggior parte dei quali sono prelevati direttamente ai condannati (“le pubbliche autorità richiedono il consenso informato dei prigionieri o delle loro famiglie alla donazione degli organi”). Costano il 30% in meno rispetto a paesi come Bulgaria, Colombia, Russia e Sudafrica, la Cina , per questo è divenuto il paese mèta preferita degli israeliani che necessitano di trapianti! (“Il Corriere della Sera”, 13 settembre 2005). Il paese che con all’invasione militare del 1949-1950 del Tibet ha fatto sterminare decine di migliaia di persone senza processo, solamente in base al sospetto di “attività anticomuniste”. Il paese dove si sono uccise migliaia di persone in carcere a causa di sevizie, torture e lavori forzati. Il paese che attua progetti di pianificazione familiare, e cioè sterilizzazioni in massa di donne e bambine al fine di cancellare, nel giro di qualche generazione, la “razza” tibetana. Il paese che ha distrutto o fatto saltare in aria almeno 6000 monasteri, distruggendo una cultura esoterica millenaria patrimonio dell’umanità. Il paese che vieta nelle scuole di studiare la cultura, la lingua e la religione del Tibet prima dei 18 anni. Il paese che censura tutti i siti internet scomodi al regime “popolare”. Il paese che per legge regola la reincarnazione dei Lama tibetani e la pone sotto il controllo delle autorità! Il paese che vanta 16 delle 20 città più inquinate al mondo. Nel paese dove oltre 22 milioni di persone sotto il livello di povertà assoluta e decine di milioni di poveri. In questo paese si terranno le Olimpiadi 2008
Il costo della vergognaIl costo iniziale delle Olimpiadi in Cina, preventivato in 1,6 miliardi di dollari sarebbe già stato ritoccato con nuovi stanziamenti che sfiorano i 37 miliardi di dollari. Quanti di questi soldi andranno a beneficio della popolazione? Ovviamente nessuno… mafia cinese, regime e imprenditori compiacenti si spartiranno la ricchissima torta. Un esempio per tutti, il terminal dell’aeroporto di Pechino costerà 2,7 miliardi di dollari: un gioiello che potrà accogliere 120 aerei, 64 ristoranti e 90 negozi.E le persone in strada continueranno a morire di fame, come e forse più di prima. Con quale coscienza, un atleta potrà andare a gareggiare, mettendosi in bella mostra davanti al mondo, in un simile e insanguinato paese? Diamo un segnale forte al Sistema: boicottiamo queste assurde e ipocrite olimpiadi. E per favore…spegniamo la televisione!
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No alle Olimpiadi di sangue Tratto da http://www.beppegrillo.it/ – 15 marzo 2008

L’Italia non deve partecipare alle Olimpiadi di Pechino. I Giochi Olimpici sono bagnati del sangue dei tibetani. A Lhasa sono morte almeno 100 persone, alcune bruciate vive. Protestavano nell’anniversario della sanguinosa repressione cinese del 1959. Il buddismo non è una religione di conquista, non ha causato stragi secolari come le religioni monoteiste. Il buddista può essere ucciso, ma non uccide. Il governo cinese minaccia nuove stragi se i tibetani non cesseranno le manifestazioni entro lunedì. Li minaccia a casa loro, in una nazione occupata. Minaccia un popolo costretto in gran parte all’esilio. Di cui ha distrutto i monasteri. Di cui vorrebbe cancellare l’identità con una immigrazione selvaggia. I tibetani sono uno dei popoli più pacifici della terra. Da decine di anni è in atto nei loro confronti un piccolo olocausto dagli occhi a mandorla, ma l’Occidente volta sempre la testa dall’altra parte. Pecunia WTO non olet. Né Valium, né lo psiconano hanno voluto ricevere il Dalai Lama in visita in Italia lo scorso autunno. E’ stato trattato come un paria, prima gli affari, poi i diritti civili. I nostri grandi statisti: la vergogna internazionale d’Italia. Gli atleti italiani rinuncino alle Olimpiadi. Facciano outing contro la dittatura, sarà la migliore azione della loro vita. Figli e nipoti ne saranno fieri. Molti italiani gliene daranno merito. Li ospiterò a casa mia durante le Olimpiadi e, come rimborso, li pagherò come personal trainer.Le Olimpiadi di Pechino non si possono celebrare sui massacri di Lhasa. Per ogni finale olimpica, per ogni premiazione ci sarà il ricordo di un tibetano assassinato e di una Nazione stuprata sotto gli occhi indifferenti del mondo. Ho incontrato il Dalai Lama a Milano. Ho incontrato un uomo buono, aperto, disponibile, ma assolutamente determinato a restituire la libertà al suo popolo. Lo saluto da questo blog. No alle Olimpiadi di sangue
Note:[1] Informazioni su Pechino 2008 - http://www.beijing2008.it/blog-olimpico/numeri-curiosita-olimpiadi-pechino-2008.html